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Comunicazione di Paolo che terminerà il suo servizio nella nostra comunità a Maggio

Le Vie Crucis nelle Parrocchie

Via Crucis COPS alle ore 20.30

4 aprile     S. Stefano:   ritrovo alla chiesa parrocchiale

11 aprile   Premezzo (S. Luigi): ritrovo alla chiesa di S. Luigi

Via Crucis diurne

Oggiona ore 9.00 (asilo)

Premezzo S. Luigi ore 9.00

S. Stefano ore 9.00

Cavaria ore 15.00

Premezzo S. Antonino ore 17.00

Via Crucis per i ragazzi

Cavaria          mercoledì ore 15.00

S. Stefano     venerdì ore 07.45

Premezzo B   venerdì ore 16.45 (e quarte di Cavaria)

Oggiona        venerdì ore 16.00



ALMANACCO LITURGICO

IV DOMENICA DI QUARESIMA

Colore dei paramenti liturgici: Morello

Lezionario ambrosiano festivo: Anno C

Lezionario ambrosiano feriale: Anno I

Liturgia delle Ore: Volume II -  IV settimana del salterio

 

Mercoledì 2 aprile
Mercoledì della IV settimana di Quaresima
Messa propria della feria.
Letture dal lezionario feriale, anno I
Gen 28,10-22

Sal 118: “A te cantiamo, Signore, davanti ai tuoi angeli”
Prv 24,11-12
Mt 7,13-20
Ufficio e Vespri della feria del mercoledì.


Alla tua luce vediamo la luce

Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco, il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato».

(Gn 28, 10-13)

 

Il sogno di Giacobbe è dominato dall’immagine della scala: Giacobbe scopre che il cielo non è separato dalla terra, ma vi è collegato, perché il Signore ha scelto di condividere la sua vita con quella degli esseri umani.
La certezza di quell’alleanza si concretizza con la croce di Gesù: è quella la mediazione definitiva tra Dio e gli esseri umani – non si tratta di una cosa da poco, ma del movimento verso il basso di Dio stesso, che dona la vita morendo sulla croce. La consapevolezza del legame di Dio con la terra, può essere oggi l’occasione per rispondere con gioia, convertendosi, a quell’alleanza.

 

Preghiamo

Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di osservare i tuoi giusti giudizi.

dal Salmo 118 (119)

Il tempo di Quaresima nel rito Ambrosiano

La Quaresima, per la Chiesa di Milano, si struttura in maniera abbastanza precisa già a partire dall'epoca di S. Ambrogio, nello scorcio finale del quarto secolo, quando la società era in via di progressiva cristianizzazione e molti pagani, convertitisi al cristianesimo, chiedevano il Battesimo diventando catecumeni.
Ebbene, la Quaresima, in tale contesto, nacque non tanto come tempo di generica preparazione alla Pasqua, bensì come tempo in cui i catecumeni si preparavano a ricevere il Battesimo nella veglia pasquale: ciò comportò che essa assumesse un forte carattere battesimale, ed è questa la caratteristica che la liturgia ambrosiana ha sempre conservato fino ai nostri giorni. Basterebbe passare in rassegna i Vangeli delle domeniche quaresimali, rileggendoli attraverso la chiave di lettura della liturgia battesimale (come spesso gli stessi prefazi ambrosiani ci suggeriscono).

Il Tempo di Quaresima decorre dai primi vespri della domenica all’inizio della Quaresima, o sesta domenica prima di Pasqua, e termina alla messa inter vesperas in Cena Domini esclusa, con la quale inizia il sacro Triduo pasquale.

Carattere liturgico

Il Tempo di Quaresima è strettamente penitenziale.
Il colore liturgico è il morello.
Nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, la Liturgia ambrosiana offre la possibilità di utilizzare, in luogo del colore “morello”, il colore liturgico “nero”, che, secondo la tradizione ambrosiana, prima di essere il colore del lutto è il colore tipico della penitenza.

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