CERCA NEL SITO

 

"Considerate le condizioni di salute del nostro parroco don Fiorenzo, l'Arcivescovo ha nominato come amministratore parrocchiale monsignor Riccardo Festa, decano di Gallarate. Don Riccardo svolgerà temporaneamente le funzioni di parroco, sempre in dialogo con don Angelo e don Michele, che rimangono come riferimento per la vita quotidiana della comunità".

 



 RINNOVO DEL CONSIGLIO PASTORALE

Confermiamo che il 25 e 26 maggio 2024, nel corso delle Sante Messe festive, in tutta la diocesi di Milano si svolgeranno le elezioni dei consigli pastorali delle parrocchie o delle comunità pastorali.

A partire da domenica 14 aprile, fino al 5 maggio, raccoglieremo le candidature.

All’uscita della Messa si può ritirare un foglietto dove è possibile comunicare la propria candidatura o dove segnalare altre persone della comunità che meriterebbero di essere candidate.

 

Rispetto al Consiglio pastorale e ai suoi compiti possiamo riassumere così le indicazioni diocesane

· è luogo di pensiero più che di organizzazione

· è luogo di discernimento e di lettura dei segni dei tempi

· è luogo di fraternità, condivisione sinodalità

· è rappresentazione di tutta la Comunità pastorale

· è strumento per prendere decisioni pastorali comuni

 

Pertanto il consiglio pastorale

· formula il programma pastorale della Comunità pastorale

· coordina le attività pastorali

· promuove l’evangelizzazione

· promuove la vita liturgica e sacramentale

· promuove l’attenzione ai poveri

· promuove il dialogo col territorio

 

Possono far parte del Consiglio pastorale

· coloro che hanno compiuto i 18 anni

· siano battezzati e cresimati

· siano domiciliati in una delle parrocchie della Comunità pastorale oppure partecipino stabilmente alla vita comunitaria


ALMANACCO LITURGICO

SETTIMANA DELLA III DOMENICA DI PASQUA

Colore paramenti liturgici: Bianco

Lezionario ambrosiano festivo: Anno B

Lezionario ambrosiano Feriale: Anno II

Liturgia delle Ore: Volume III

III settimana del Salterio

19 aprile - Venerdì

Venerdì della settimana della III domenica di Pasqua
Messa propria del venerdì dopo la III domenica di Pasqua.
Letture del giorno dal Lezionario feriale, Anno II.
At 9,10-16

Sal 31: “Beato l’uomo a cui è tolta la colpa”
Gv 6,22-29
Liturgia delle Ore III settimana del tempo di Pasqua (III del salterio). Ufficio e vespri della feria del venerdì.


Costriure la nuova terra.

Gesù rispose: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà». (Gv 6,26-27a)

 

Che dobbiamo darci da fare è chiaro, in ogni caso. Costruire la nuova terra, secondo il progetto di salvezza di Dio, è anche compito nostro. E Dio non farà in nostra vece quello che spetta a noi. Quindi non è il caso che cerchiamo Dio per chiedergli cose che stanno nelle nostre forze, che dipendono dalle nostre scelte, che sono da ottenere attraverso il nostro quotidiano impegno. Giovanni stesso ci ricorda che i cosiddetti “miracoli” di Gesù vanno visti come «segni», indicatori della direzione che le cose prendono se stanno nell’orizzonte di Dio. I segni impegnano, non dispensano dalla fatica; l’intervento di Dio indica il cammino da compiere, non lo fa al posto nostro. Persino il nostro pregare chiedendo ha più senso nella direzione di affinare il nostro ascolto e accordare il nostro agire al disegno di Dio, piuttosto che in quella di delegare a lui un’azione che risolva i nostri problemi. Diamoci da fare; nella direzione di ciò che dura, però.

 

Preghiamo

«Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire;
con gli occhi su di te, ti darò consiglio».
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi, tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

dal Salmo 31

Il tempo di Pasqua nel rito Ambrosiano

(Citazioni dal sito della Diocesi e dal Messale ambrosiano quotidiano.)

I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di Resurrezione alla solennità di Pentecoste si celebrano nell’esultanza e nella gioia come un solo giorno di festa, anzi come “la grande domenica”.
Le domeniche di questo tempo vengono considerate come domeniche di Pasqua e, dopo la domenica della Resurrezione, si chiamano domeniche “II, III, IV, V, VI, VII di Pasqua”.
Questo sacro tempo di cinquanta giorni termina con la domenica di Pentecoste, la celebrazione della quale quindi chiude il Tempo di Pasqua.

Carattere liturgico

I quaranta giorni fino all’Ascensione sono vissuti nella gioia esuberante della presenza del Cristo risorto.
I dieci giorni successivi, fino a Pentecoste, sono vissuti nella gioiosa attesa del dono nuziale della Spirito Santo.
Il colore liturgico è il bianco.
Il giorno di Pentecoste il colore liturgico è il rosso.

leggi tutto