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 RINNOVO DEL CONSIGLIO PASTORALE

Confermiamo che il 25 e 26 maggio 2024, nel corso delle Sante Messe festive, in tutta la diocesi di Milano si svolgeranno le elezioni dei consigli pastorali delle parrocchie o delle comunità pastorali.

A partire da domenica 14 aprile, fino al 5 maggio, raccoglieremo le candidature.

All’uscita della Messa si può ritirare un foglietto dove è possibile comunicare la propria candidatura o dove segnalare altre persone della comunità che meriterebbero di essere candidate.

 

Rispetto al Consiglio pastorale e ai suoi compiti possiamo riassumere così le indicazioni diocesane

· è luogo di pensiero più che di organizzazione

· è luogo di discernimento e di lettura dei segni dei tempi

· è luogo di fraternità, condivisione sinodalità

· è rappresentazione di tutta la Comunità pastorale

· è strumento per prendere decisioni pastorali comuni

 

Pertanto il consiglio pastorale

· formula il programma pastorale della Comunità pastorale

· coordina le attività pastorali

· promuove l’evangelizzazione

· promuove la vita liturgica e sacramentale

· promuove l’attenzione ai poveri

· promuove il dialogo col territorio

 

Possono far parte del Consiglio pastorale

· coloro che hanno compiuto i 18 anni

· siano battezzati e cresimati

· siano domiciliati in una delle parrocchie della Comunità pastorale oppure partecipino stabilmente alla vita comunitaria


ALMANACCO LITURGICO

SETTIMANA DELLA III DOMENICA DI PASQUA

Colore paramenti liturgici: Bianco

Lezionario ambrosiano festivo: Anno B

Lezionario ambrosiano Feriale: Anno II

Liturgia delle Ore: Volume III

III settimana del Salterio

18 aprile - Giovedì

S. Galdino, vescovo (memoria)
Messa propria della memoria del giorno.
Letture del giorno dal Lezionario feriale, Anno II.
At 9,1-9

Sal 26: “Tu sei la mia luce e la mia salvezza, Signore”
Gv 6,16-21
Liturgia delle Ore III settimana del tempo di Pasqua (III del salterio). Ufficio della memoria del giorno. Vespri della feria del giovedì.


Costriure la nuova terra.

Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

(Gv 6,19-21)

 

Come per i discepoli sul lago, anche il nostro percorso di vita è spesso segnato dal mare agitato, da pericoli incombenti; e dispieghiamo a volte molta fatica per uscire da situazioni difficili, spesso con il timore di non farcela e di rimanere prigionieri di una complessità e di una fatica insuperabili. Spesso siamo proprio stanchi e scoraggiati, senza forze e senza speranza. Il Vangelo secondo Giovanni ci offre una pagina di luminose possibilità, scaturite dal coraggio – perché ce ne vuole! – di caricare Gesù sulla nostra barca, di fargli spazio nel nostro faticoso affrontare il male, il difficile, il contrario, l’ostile… Il testo sembra concludersi con un liscio e rapido approdo a riva; ma il vero momento di svolta è il coraggio con cui i discepoli accolgono il Maestro e Signore nonostante il loro timore, il momento in cui lasciano che la sua Parola faccia breccia nel loro inconcludente darsi da fare. Così cambiano le cose, così questa terra potrà conoscere le novità che cerchiamo e speriamo.

 

Preghiamo

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

dal Salmo 26

Il tempo di Pasqua nel rito Ambrosiano

(Citazioni dal sito della Diocesi e dal Messale ambrosiano quotidiano.)

I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di Resurrezione alla solennità di Pentecoste si celebrano nell’esultanza e nella gioia come un solo giorno di festa, anzi come “la grande domenica”.
Le domeniche di questo tempo vengono considerate come domeniche di Pasqua e, dopo la domenica della Resurrezione, si chiamano domeniche “II, III, IV, V, VI, VII di Pasqua”.
Questo sacro tempo di cinquanta giorni termina con la domenica di Pentecoste, la celebrazione della quale quindi chiude il Tempo di Pasqua.

Carattere liturgico

I quaranta giorni fino all’Ascensione sono vissuti nella gioia esuberante della presenza del Cristo risorto.
I dieci giorni successivi, fino a Pentecoste, sono vissuti nella gioiosa attesa del dono nuziale della Spirito Santo.
Il colore liturgico è il bianco.
Il giorno di Pentecoste il colore liturgico è il rosso.

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